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La prevenzione, oggi

«La salute è un bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale, ed è aspetto fondamentale della qualità della vita» (Carta di Ottawa, 1986).

La nostra salute oggi dipende da numerosi fattori, che possono cambiare durante l’arco della vita. In ogni fascia di età è però possibile e auspicabile prendersi cura di sé, decidendo di adottare scelte e comportamenti salutari.

Il concetto di prevenzione appare infatti strettamente correlato a quello di “Promozione della Salute”, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con queste parole: “il dare alle persone i mezzi per diventare più padroni della propria salute e per migliorarla. La promozione della salute non si risolve solo nel settore della sanità; essa va oltre gli stili di vita sani per includere la nozione di benessere”.

Quando oggi parliamo di salute, dobbiamo quindi sapere che la sua promozione e prevenzione coinvolge diversi settori oltre a quello della sanità, come ad esempio l’economia e l’ambiente. Chi ha il compito di preservare la salute collettiva può e deve infatti attivare tutta una serie di strumenti utili per tutelarci: ridurre i fattori di rischio, promuovere la cultura della diagnosi precoce, sostenere il ruolo cruciale delle vaccinazioni e favorire un equo accesso alle cure.

È quindi la “prevenzione” la chiave più efficace per molte patologie, che mette d’accordo tutti gli esperti. Gli studiosi ne individuano tre tipologie, tra loro complementari:

  • “prevenzione primaria”, evitare o contrastare l'insorgere di una malattia, conducendo uno stile di vita più salutare; si tratta di alimentarsi correttamente, non fumare, limitare l’assunzione di alcool, fare esercizio fisico regolare, favorire attività che riducano lo stress psico-fisico.
  • “prevenzione secondaria” è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente, cioè individuare le malattie nelle fasi più iniziali. Da molti anni sono attivi programmi di prevenzione secondaria (screening di popolazione, generalmente rivolti a persone di età superiore ai 50 anni) organizzati da Regioni, Province e/o Comuni in tutta Italia. Allo screening si affiancano programmi di prevenzione personalizzata, rivolti soprattutto a fasce di rischio più significativo, basata sull’analisi dei fattori di rischio personale e familiare e che, in alcuni casi, può riguardare anche i più giovani.
  • “prevenzione terziaria” che cura e riduce i "danni" prodotti da una patologia, limitando le complicazioni.

Gli stili di vita costituiscono il principale fattore di protezione rispetto alla costruzione del nostro benessere e all'insorgenza delle patologie croniche, che oggi sono al primo posto fra le malattie come impatto su mortalità e spesa sanitaria.

La promozione di stili di vita salutari e delle opportunità di prevenzione sono quindi fondamentali per prenderci cura del nostro benessere e di quello delle persone che amiamo.